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FERMATI. RESPIRA. VIVI. RICONNETTERSI PER GUARIRE

Mentre fai colazione, guardi la tv. Mentre guardi la tv, il cellulare ti reclama. Mentre lavori, pensi a cosa farai dopo. La nostra esistenza è un continuo scivolare da un’attività all’altra, da un pensiero all’altro, sempre altrove. Mai davvero qui, mai davvero presenti.


Questo costante “altrove” non è solo una questione di tempo mal vissuto. Ha un prezzo alto: ci disconnette da noi stessi. La mente, costantemente proiettata nel futuro o distratta da stimoli multipli, perde il contatto con il corpo, con i suoi segnali, con i suoi bisogni. E questo squilibrio si riflette sulla nostra salute.


La scienza ci dice che molte delle malattie moderne affondano le radici in questa disconnessione mente-corpo. Lo stress cronico, alimentato dall’iperattività e dalla mancanza di consapevolezza, è alla base di problemi come l’ipertensione, i disturbi cardiovascolari, l’insonnia, e persino alcune forme di depressione e ansia. Ignoriamo i segnali che il corpo ci manda—stanchezza, tensione, dolori diffusi—finché non si trasformano in vere e proprie malattie.


Non ascoltare il corpo significa anche perdere il suo potere rigenerativo. Il respiro, il battito, il rilassamento: sono strumenti naturali per riequilibrarci, ma se non siamo presenti, non li utilizziamo. Restiamo intrappolati in un ciclo di stress e fatica che logora, poco a poco, il nostro benessere psico-fisico.


E mentre corriamo da un “mentre” all’altro, dimentichiamo una verità essenziale: il nostro corpo vive sempre nel presente. È lì che possiamo ritrovarci, riscoprire il senso del respiro che ci riempie i polmoni, del sangue che scorre nelle vene, dell’energia che si crea nell’intenzione. È lì che possiamo riaccendere il dialogo tra mente e corpo e spezzare il ciclo di malessere.


La disconnessione mente-corpo non è solo una condizione individuale: è diventata una condizione collettiva, un riflesso del nostro tempo. Ma possiamo scegliere. Possiamo fermarci. Respirare. Essere presenti. Riconoscere che ogni “mentre” è un’occasione persa per vivere e, nel vivere, guarire.

La consapevolezza non è un lusso, è una necessità. Per il nostro benessere, per la nostra salute, per il nostro futuro. Perché la vita non è una catena di “mentre”. La vita è qui e ora. Sta a noi decidere di esserci davvero.


Io ci sono. Sono qui adesso a parlarti di questo. Ascoltami e ascolta te stesso. Questo è un grande proposito per il 2025. Il mio augurio più autentico. E adesso respira!



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