È matematico, ad ogni pessima od orribile notizia un coro indistinto di voci si leva, con meccanico dolore, urlando un laconico: si poteva evitare.
Non devo ragionarci su, perché la mente e i miei sentimenti si abbracciano nello sgomento.
Ed io mi chiedo come ciò sia stato possibile, voglio dire, che qualcuno sia stato nelle condizioni reali di impedire un disastro, una catastrofe o un qualsiasi stupido crimine e non abbia avuto neppure un briciolo di compassione nel fermare il destino avverso.
Se noi viviamo in un "infinito presente" tracimante di possibilità, perché non siamo neppure capaci di coglierne una? Se abbiamo un potere
così grande, come possiamo sprecarlo? Cosa ci impedisce realmente di cambiare gli eventi?
Forse, semplicemente, molti non vogliono cambiare le cose (non credono di poterci riuscire), e men che meno se stessi. Tutto comincia così... con il cambiare il modello della propria vita: da ciò che ci capita (per il volere di altri) alla vita che vorremmo veramente.
Io, invece, ne sono convinto; c'è del vero nell'affermazione che qualunque cosa si possa evitare, come credo che si possa cambiare anche il destino delle cose, il corso degli eventi e creare ogni cosa
che noi desideriamo.
Non serve volerlo, basta pensarlo e convergere verso quel pensiero con determinazione.
Il pensiero è energia quantica che crea e trasforma le cose, contamina le anime e fa rinascere il desiderio dell'unica cosa che ci serve per essere felici.
Amore lo chiamavano i latini, ma i greci erano ancora più saggi: lo avevano definito Agape.
Ogni cosa che si crea nasce attraverso l’amore: il momento in cui, in questa esistenza, la coscienza ritrova se stessa e si scopre infinita.
Tutto è dunque possibile.
Credeteci e liberate la vostra energia. È ora!
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