C’è molto scetticismo sul mondo invisibile, su ciò che esiste ma che non si vede. Molti parlano di metafisica, di stravaganti suggestioni e di cose create per allocchi pronti a credere a tutto, eppure ci sono momenti in cui tutte queste obiezioni trovano una loro naturale estinzione. È questo il caso della #tecnologia.
Che un oggetto del tutto inanimato funzioni a causa, o per conseguenza, di onde elettromagnetiche e frequenze è un’opzione plausibile e del tutto concreta. Che i nostri dispositivi - con cui interagiamo in ogni istante della nostra esistenza – funzionino perfettamente non solo è possibile, ma sarebbe scandaloso pensare il contrario. Anche in questo caso – e occorre fare pace con questa verità – siamo in presenza di fenomeni invisibili che interferiscono con altri, creando (molto “banalmente”) il sistema di comunicazione che noi diamo quasi per scontato nella nostra vita.
Anche i nostri organismi – olisticamente intesi come insiemi complessi di corpo, mente, anima, spirito coscienza - sono anch’essi al centro di una fitta trama di energie che ci definiscono come campi elettromagnetici capaci sia di assorbire le energie esterne sia di emetterla sottoforma di #energia biofotonica. Questi campi elettromagnetici umani sono detti, appunto, bio-campi.
Questa energia prodotta ha la caratteristica di contenere informazioni molto complesse e che ci consentono di rappresentarci agli altri e di farci percepire dagli altri. Noi usiamo quotidianamente questa energia e lo facciamo persino “caricandola” di polarità elettronica: positiva e negativa.
A decidere di questa polarità sono i nostri pensieri e le nostre emozioni e questo ha una spiegazione squisitamente scientifica: il nostro organismo emette due fonti elettromagnetiche, ovvero l’energia bioelettrica attivata a livello cerebrale e quella attivata attraverso il battito cardiaco.
Queste due fonti di energia non solo ci consentono di esistere come organismi autonomi e auto-organizzanti, ma ci consentono anche di comunicare con gli altri esseri viventi (umani e non umani).
In questo sistema di comunicazione – non diversamente da ciò che avviene in un sistema di tele-comunicazione fatto di antenne, centraline e dispositivi mobili - noi siamo sia i recettori di energia/informazione sia gli emettitori di tale energia.
Ma la #comunicazione è altro che un semplice scambio di parole. No, la comunicazione umana è un processo più complesso e in cui agiscono e convergono elementi verbali (le parole), elementi para-verbali (correlati a “come” usiamo la voce) ed elementi non verbali (il modo in cui tutto il nostro corpo partecipa a dare forza al messaggio che inconsapevolmente intendiamo inviare).
Anche in assenza di parole (il contenuto verbale deciso dal cervello) noi riusciamo ad essere efficaci nella comunicazione, e d’altronde le parole hanno un risibile peso nella comunicazione umana.
I pensieri, lungi dall’essere un prodotto del cervello, sono il frutto di tutto il nostro corpo. Gli scienziati lo hanno definito il “mindful body”, il #corpo pensante. La mente è distribuita uniformemente in tutte le cellule del nostro corpo. Sono proprio i pensieri – con questa nuova accezione epistemologica – a determinare la forma e la direzione della nostra energia, e questa energia – come tutta l’energia dell’universo – si muove su onde vibrazionali. La qualità dell’energia dipende dalle frequenze sulle quali viaggia e si espande.
Ma c’è di più, una specifica #frequenza dell’energia dà la forma ogni materia. #La materia è la forma dell’energia. Ogni parte del nostro corpo e composto da cellule che sono espressione di una determinata frequenza e a questa frequenza si “sintonizzano” con un principio di coerenza che le tiene insieme.
Ogni fonte esterna elettromagnetica può in ogni momento modificare l’equilibrio di questo complesso sistema di “relazioni energetiche e di coerenze interne”.
Cosa accade concretamente? Che un’informazione vibrazionale negativa entra dentro e comincia “silenziosamente” a ri-orientare il ritmo di altre cellule fino a renderle a-sincrone rispetto a tutte le altre e a farle andare in un'altra direzione, duplicando l’errore. Accade anche che il nostro DNA – la nostra antenna biologica – accolga questa nuova informazione, come un nuovo comando su cui sviluppare un nuovo prodotto genetico.
Noi non sapevamo ancora quanto avrebbe pesato sui nostri organismi la forza dell’inquinamento elettromagnetico e quali danni avrebbe provocato. Noi tutti adesso lo sappiamo… e sappiamo anche quanto sia importante restare in armonia e sintonizzati con la vita e le sue positive vibrazioni; l’unico modo per combattere lo strapotere del disequilibrio creato dentro di noi dalle interferenze sulle nostre frequenze di vita.
Il nostro benessere, dunque, comincia dal riportare le giuste frequenze nei nostri organismi, per consentire loro di rinvigorire la forza coesiva delle nostre energie. Questa è la filosofia soggiacente alla pratica della Full Body Resonance e all’uso virtuoso della Risonanza di Schumann.
Anche questa è scienza… Scienza della Vita.
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