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IL CORPO. STRUMENTO DI CONOSCENZA

IL CORPO. STRUMENTO DI CONOSCENZA

Essere (e non avere) un #corpo. Suona strano pensare ad un così inusuale differenza, eppure è così: noi non abbiamo un corpo… noi siamo un corpo. Siamo solo questo.


Dopo secoli di inutili dualità siamo giunti a quella che Monsieur Descartes (al secolo #Cartesio) immaginava come impossibile; l’unione/fusione della Res Cogitans (la mente) con la Res Extensa (il corpo).


Non serve un trattato di filosofia per comprendere come queste tue entità (corpo e mente) siano la stessa cosa. Senza il corpo la mente non esiste, quest’ultima si nutre e si sviluppa solo grazie alle esperienze che solo il #corpo può fare. La #mente non è un’espressione del cervello, ma una funzione del corpo. Il corpo è “mente diffusa”… presente in ogni parte di esso, in ogni sua cellula, in ogni suo movimento.


L’essere umano, la sua identità e la sua visione sociale, si forma in relazione al suo “essere nel mondo” che si configura come un processo di continuo e incessante apprendimento sociale. Pierre #Bourdieu, attraverso il concetto di Habitus, definisce con chiarezza il senso culturale delle nostre acquisizioni. Ciò che noi siamo è frutto di un “imprinting #sociale” che decide tutto. Sì, tutto ciò che noi siamo è espressione di apprendimento che avviene per via sociale e intra-psichica contemporaneamente… e senza che nessuna delle dimensioni prevalga. Tutto è, tutto diviene e si trasforma.


Il corpo (inteso come aggregato indifferenziato di corpo fisico, mente, #anima, #spirito e #coscienza) è ciò che ci consente di fare esperienza del Tutto, di comprendere e di imparare.


Molte persone mi hanno sollecitato a scrivere questo articolo, in relazione all’obiettivo di comprendere i meccanismi della Full Body Resonance (la disciplina psico-fisica da me creata oltre quindici anni fa).

Alla domanda “come funziona la Full Body Resonance?” mi trovo sempre in oggettivo disagio nel cercare di illuminare ciò che veramente avviene dentro di noi nell’atto di “aprire il corpo” a un’esperienza che ha il potere di farci accedere a una “coscienza alterata”.


La coscienza alterata non è uno “stato deviato” della coscienza, ma la sua espansione. Riuscire ad alterare/espandere la coscienza consente di giungere a una visione del tutto reale delle cose e a un contatto diretto con ciò che noi siamo.


Espandere la coscienza ed esserne consapevole (questo è il grande lavoro che ci attende), metaforicamente, corrisponde a un movimento verso la comprensione dell’universo e a un contatto diretto con la coscienza stessa.


Cosa c’entra il corpo con questa attività “apparentemente” mentale? Se il corpo è un Mindful body (un corpo pensante), tutto ciò che non vogliamo sapere ed essere passa innanzitutto attraverso il corpo.

La conoscenza, quindi, non viene semplicemente acquisita cognitivamente, ma letteralmente “Incorporata”… ovvero assimilata, assorbita, processata attraverso il corpo. Questo processo, chiamato Embodiment da Thomas J. #Csordas, ci consente di ampliare le nostre abilità di comprensione e di conoscenza.


L’oggetto di questa conoscenza è la Coscienza stessa, e il percorso che porta ad essa si chiama Consapevolezza.


Perché è importante raggiungere un alto livello di consapevolezza? Che vantaggi/benefici ne abbiamo?

La consapevolezza ci fa comprendere il senso della nostra esistenza: compiere esperienze di valore per espandere la coscienza. Mettiamola così, se qualcuno ti facesse entrare dentro un’automobile ad occhi chiusi e ti dicesse semplicemente di guidarla… sarebbe importante per te sapere di essere alla guida di una Cinquecento o di una Ferrari? La risposta è sì, perché la consapevolezza di essere su una Ferrari amplierebbe non solo la visione sulle tue reali potenzialità, ma anche – di fatto – la tua potenza e darebbe senso nuovo e margini più ampi al tuo orizzonte di viaggio.


E dunque, quale che sia il tuo obiettivo di vita, smetti di mentalizzare e razionalizzare ogni cosa. Impara a conoscere attraverso il corpo. Lui davvero non ti tradirà.


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